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I TRAVAGLI D’AMORE

Una commedia plurilingue seicentesca del latisanese Marc’Antonio Gattinon

I travagli d’amore è una fabula che comincia da un fatto che si annuncia subito pernicioso, come un genere poliziesco, con il delitto e ricerca del corpo: la figlia è scappata per amore.
Questa è un’efficace strategia che muove il lettore o spettatore a partecipare agli eventi e a ragionare sugli elementi a disposizione cercando di risolvere il caso cercando di intuire per primo il corso degli eventi.
PROGETTO

I TRAVAGLI D’AMORE, sono il risultato di una lunga serie di ricerche ed elaborazioni che passano dallo studio critico, alla riduzione teatrale, fino all’analisi drammaturgica e storica del testo e a conclusione di un lungo percorso, la sua pubblicazione e rappresentazione teatrale.

OBIETTIVI

La necessità di portare a conoscenza alla coinè friulana e a quella confinante la commedia Teatrale plurilingue “I TRAVAGLI D’AMORE” di Marc’Antonio Gattinon (1622), che rappresenta la prima commedia nella Storia del teatro che reca un personaggio co-protagonista che parla la lingua friulana del’600 e che incarna il prototipo della maschera friulana della commedia dell’arte: Malacarne.

ATTIVITÀ

I progetto si articola nelle seguenti articolazioni:

  • Pubblicazione a stampa della revisione teatrale del testo in oggetto a cura del regista PierPaolo Sovran corredato da prefazioni di esperti negli specifici settori, come il professor Gabriele Zanello per la parte critico-letteraria e dal professor Pier Mario Vescovo per la disciplina della Storia del teatro e dello Spettacolo.
  • Divulgazione e sensibilizzazione del testo a mezzo conferenze, in diversi Comuni della Regione, tenute dagli esperti su citati e affiancati dalla lettura drammatizzata di alcune scene del testo realizzate dagli allievi dell’Accademia Nico Pepe e dal suo Direttore Claudio De Maglio e dall’attore Massimo Somaglino.
  • Coinvolgimento delle scuole di I e II grado attraverso gli insegnanti preposti all’insegnamento della lingua friulana e dell’Università di Udine e Trieste.

Tutte le attività saranno partecipate e divulgate a mezzo stampa dai maggiori quotidiani della Regione: il Messaggero, il Gazzettino, il Piccolo.

I NOSTRI PARTNER

Il progetto si avvale della collaborazione di Enti culturali competenti nel settore linguistico e teatrale della cultura friulana.

FINANZIAMENTI PUBBLICI

Questo progetto e finanziato dal Fondo Regionale Friuli Venezia Giulia con il contributo legge regionale 11 agosto 2014, n 16; Contributi di Enti pubblici, di privati e dal Comune di Latisana.

EVENTI E SPETTACOLI

Eventi


APPROFONDISCI…

L’AUTORE

La figura del commediografo Marc’Antonio Gattinon è stata riscoperta soltanto in tempi recenti. I registri canonici della pieve abbaziale di Latisana non indicano la data di nascita di Marc’Antonio Gattinon. Tuttavia, l’arco cronologico compreso tra il 1573 e il 1577 può essere considerato, con buona approssimazione, una dimensione temporale in cui collocare l’anno di nascita.

Gattinon esercitava la professione notarile a Latisana dal 1596. In seguito, ricopre la carica di cancelliere che assisteva il capitano, ruolo questo politico e militare che rappresentava il potere feudale delle potenti casate veneziane Vendramin e Mocenigo.

Marc’Antonio Gattinon muore a Latisana il 23 aprile 1633, alle ore 23. 

LA SCOPERTA

Nell’anno accademico 1983-84, veniva discussa la tesi di Dialettologia italiana a cura di Sennen Nunziale presso l’Università di Padova, della commedia plurilingue, La Pace di Marin Negro di Marin Negro pubblicata la prima volta a Venezia nel 1561.

A questo testo di Marin Negro, il friulano deve la sua prima (la si credeva l’unica) apparizione sulla scena comica veneziana del Cinquecento. La sua presenza sembra fortuita poiché legata ad un fatto contingente – la presenza nella compagnia di un attore di origine friulana. Sempre nel 1983, in Storia della cultura veneta, Nicola Mangini esamina per la prima volta la commedia I travagli d’amore di Marc’Antonio Gattinon di Latisana giudicando il testo «esemplare».

MALACARNE Inchiesta su un personaggio

Questa analisi sul personaggio di Malacarne pur non essendo breve  per una valutazione veloce di marketing  è pur sempre una sintesi necessaria di elementi ineludibili. Se c’è un valore certo, apportato dalla commedia “I TRAVAGLI D’AMORE” del Gattinon, esso risiede nella novità del personaggio, tutto friulano, di Malacarne che introduce un nuovo “carattere” nell’ambito della commedia popolare detta “ridicolosa” tra il cinquecento e il seicento.

La lingua friulana era già apparsa in opere teatrali precedenti, ma solo con Malacarne, proprio per il suo ruolo di “coprotagonista” e per l’uso del friulano non eccessivamente popolare, assume l’importanza e la dignità delle lingue teatrali della Commedia dell’Arte.

IL TESTO

È disponibile in questa sezione un estratto del testo. 


SCARICA TUTTO IL MATERIALE DISPONIBILE

 

 

Il Piccolo Principe

Il Piccolo Principe: è un misterioso bambino proveniente da un pianeta minuscolo, con tanta voglia di conoscere gli uomini e le loro abitudini.

È un piccolo bimbo biondo ed è pieno di entusiasmo, di voglia di sapere e di moltissima curiosità. Per questo vuole sapere tutto di ogni persona che incontra e di ogni cosa che vede.

La morale è che, nella vita, non conta quante cose arrivi a possedere ma, piuttosto, quanti legami si è riusciti a stringere. Cosa conta davvero nella vita?

VIENI A SCOPRIRLO 

DOMENICA 4 DICEMBRE 2022 ORE 18.00

SALA ELDORADO, FANNA

 

 

IL TIPO A CUI NON PIACE IL MUSICAL

IltipoacuinonpiacevailmusicalQuando la realtà non piace la si inventa, per questo l’arte, con un percorso inverso, da un racconto inventato, fantastico, ci chiede di ritornare alla realtà. Questa storia non l’aveva ancora raccontata nessuno. Narra di uno a cui non piace il musical. Viveva a Ladidada, tutto il giorno navigava sul web e aveva una cotta per una barista. Per qualche ragione non vuole cantare le canzoni che vanno per la maggiore o meglio non vuole condividere il loro pensiero, la loro filosofia di vita: globalizzare il mondo. E se gli altri non vogliono un bombardamento di slogan. “La pace nel mondo senza guerre, senza sangue. Riflettendoci è’ una bella idea… E il mondo degli affari continua a comprare le coscienze. E a mettere i figli sotto terra! Come la pace nel mondo e non la pace nel cuore dell’uomo? Un nuovo Moralismo di chi non vuole la morale.” E’ troppo anche per lui. Il disegno universale è (quasi) compiuto mentre il dirimpettaio taglia l’erba, la mamma riporta a scasa il figlio dalla piscina, il pensionato si fa la sua passeggiata, le università elaborano sempre nuovi progetti di mantenimento dell’idea madre, il fornitore di cibo consegna i suoi surgelati…

Tanti auguri Gianni Rodari!

Gianni Rodari

In questo strano periodo della nostra storia, credo fortemente che il potere dell’Arte possa essere un buon antidoto per “contaminare” le menti.  Vi propongo questo contest di lettura ad alta voce.
Quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita di Gianni Rodari e per festeggiare il compleanno di questo grande Autore contemporaneo, che tanto ha dato alla letteratura per l’infanzia, desidero proporre a tutti gli Amici delle varie Compagnie Teatrali, Attori, Simpatizzanti e a tutti coloro i quali abbiano voglia di mettersi in gioco, la lettura di una breve storia tratta dal suo libro “Favole al telefono”.
 
Cosa fare?

Scegli un titolo che ti ispira e che vorresti leggere. Clicca qui per consultare i testi ancora disponibili.

Come fare?

Compila i moduli con i tuoi dati e spedisci le risposte. Ti invierò alla tua casella di posta elettronica la storia da te scelta.
Usa il microfono del tuo cellulare per registrare la lettura. Inoltrami, all’indirizzo mail che riceverai, la tua registrazione, poi, penserò io alla pubblicazione.
Il contest sarà disponibile sul pagina Facebook della Compagnia 

Compila il Modulo di partecipazione (chiusura contest 01 giugno 2020) – GRAZIE A TUTTI!!!

Il progetto “Tanti auguri Gianni Rodari” – partecipa alla serie di iniziative promosse dalle Edizioni EL Einaudi Ragazzi Emme Edizioni, in occasione del centenario della nascita di Gianni Rodari. Vai sulla pagina dedicata per conoscere gli altri eventi. Clicca qui!

 
Alcune note informative:
E’ GRATUITO
NON SI FA LUCRO
E’ APERTO A TUTTI
BASTANO SOLO 10 MINUTI E UN CELLULARE (NON DIRMI CHE NON CE L’HAI !!! TI VEDO CHE STAI GIOCANDO SUI SOCIAL!!!)
DA CONDIVIDERE CON I VOSTRI CONTATTI – GENERA ALLEGRIA E SPENSIERATEZZA.
 

Era una notte che…

Commemorazione della Battaglia di Nikolajevka.
Ho scelto la location della Cripta perché ritengo che sia indispensabile iniziare a spostare l’attenzione, visto che ci è data l’opportunità di averli fra noi, su coloro i quali, anche se in forma diversa, hanno toccato, indossato, sfogliato gli oggetti che il museo contiene. Ultimamente i musei sono diventati attrazione turistica, punti di osservazione di oggetti, meri e privi di passato, scevri da ogni esistenza, un oggetto al fine insignificante. Da qui vorrei riprendere un percorso condividendo con vuoi tutti lo start di questo cammino, di una lunga marcia che parta dall’uomo per completarsi poi con gli oggetti contenuti nel museo. Questo cammino, darà consapevolezza a chi osserva collocando nella giuste mani e nel contesto più vicino possibile alla realtà di quel tempo Uomo ed oggetto al fine di poter comprende il dramma, e scusate le continue ripetizioni, non degli inanimati oggetti, ma di coloro i quali oggi noi facciamo memoria. Continua la lettura di Era una notte che…

Ti racconto un libro. Edizione 2019

In un momento storico dove la comunicazione è predominante, la gente affolla luoghi aperti al pubblico, ma non interagisce, diversamente, comunica in maniera muta e silenziosa attraverso “pollici in su o giù, con cinguettii contingentati” senza fermento di menti, di voci, di emozioni. Raccontare un libro, è il senso di raccontare una storia che mette in moto la gente radunandola in uno stesso luogo con uno stesso obiettivo. Cambia il modo di “comunicare”. Si trasforma e diventa attenzione risolvendo poi in ascolto. Non esiste comunicazione senza ascolto e insieme queste due parole diventano una potenza culturale, poiché esse, coniugate, diventano il propellente per la condivisione delle idee e delle emozioni, frutto necessario per essere vivi e vitali. Il verbo, cui prima si faceva cenno prima, “Comunicare”, sua accezione più letterale trova significato nel rendere partecipi gli altri di un sentimento, di una passione ovvero di trasmettere, diffondere anche per “contagio” l’idea che il rinnovato ascolto scuota il sentimento e susciti l’interesse attraverso l’incontro, così come nella meccanica degli oggetti in una poetica trasmissione di energia e moto tra menti e persone.

In collaborazione con il Comune di Fanna – PN e la Biblioteca Civica V. Cadel.

Lettura interpretata di:

RACCONTO D’INVERNO Tragicommedia del 1611 – di William Shakespeare
La vicenda narrata è quella di Polissene, Re di Boemia e Leonte, Re di Sicilia, amici fin da bambini. Alla fine di un soggiorno di Polissene in Sicilia, Leone cerca di trattenere ancora per qualche tempo l’amico chiedendo alla Regina, Ermione, sua moglie, di aiutarlo nel convincerlo a restare. “Resterà” sarà la pietra sulla quale si costruirà la gelosia di Leonte, annebbiando il lucido pensiero tanto da convincersi che la discendenza si frutto del tradimento.Si ordineranno assassinii, si costituiranno tribunali e si emetteranno sentenze inique e folli. Il dolore peserà sul cuore con esiti nefasti mentre l’oracolo di Delfi sentenzierà il destino di Ermione. L’amor perduto sa essere raccolto dal cuor gentile, così Florizel, figlio del Re di Boemia Polissene, saprà cogliere negli occhi di una giovane ragazza quel sentimento sincero e puro che in altri luoghi era stato confuso. Il tempo saprà unire ciò che lo spazio ha diviso in un finale sorprendente.

LA FAVOLA DI NATALE di Giovannino Guareschi“Già per la seconda volta – in occasione del Natale – io calpesto le tavole di un teatro straniero, e questo minaccia di diventare una pessima abitudine. Ma non divaghiamo. La mia idea era originariamente quella di presentare qualcosa che potesse farvi ricordare il “cartone animato”. E mi sono studiato di rimanere nello spirito del cartone animato sia nella scelta dei personaggi, sia nella stesura della fiaba, frazionando, cioè la vicenda in piccoli episodi con trovate o “gags” come dicono i tecnici…Iniziamo il trattenimento con l’esecuzione di un riassunto musicale della vicenda.

 

donbiasutti

Don Biasutti: Il presente del passato; Il presente del presente; Il presente del futuro.

Lo spettacolo teatrale ha partecipato al Festival Internazionale “èStoria”
edizione 2019, a Gorizia.

Raccontare Don Guglielmo Biasutti, non è impresa semplice, non solo per il suo ruolo di Cappellano Militare, ma soprattutto per lo spessore umano che lo ha contraddistinto nella sua esistenza.  Sacerdote che desidera offrire con generosa anima, il suo ministero nelle opere di carità, nutrimento per il suo spirito e fonte di ispirazione per gli ultimi anni di studi di filosofia e teologia con una profonda riflessione su Dio come “Colui che ama” ovvero il giovanneo “Deus charitas est”. Una carità semplice che fonda radici la dov’è vissuto e fra quella quello la quale desidera condividere i tragici momenti della guerra “…fra i suoi compaesani, quasi tutti della Julia e destinati in Albania”. Il suo dire libero e schietto, mai offensivo ma sempre costruttivo, lo mettono in una posizione difficile e così che per punizione, viene destinato nella Legione Tagliamento Camice Nere e inviato in Russia. La Tagliamento fu battezzata in diversi modi dai Comandi degli altri reparti dai camerati tedeschi. “La Legione che non cede mai”; La Legione che combatte in silenzio”, ma Don Guglielmo Biasutti la fece accettare con un altro nome “La Legione che prega”. Continua la lettura di Don Biasutti: Il presente del passato; Il presente del presente; Il presente del futuro.

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Giulietta e Romeo e…la nutrice

Una squinternata compagnia teatrale è alle prese con l’allestimento di “Giulietta e Romeno” di William Shakespeare. L’intreccio si complica a causa degli innumerevoli imprevisti che il regista si trova ad affrontare per fronteggiare le bizzarrie dei propri attori, i rapporti problematici con la proprietaria del teatro, la barista e l’unico sponsor: un salumificio. Grazie ad un meccanismo ricco di ritmo, gag vivaci e situazioni esilaranti e ad una pittoresca galleria di personaggi stravaganti, il pubblico verrà irresistibilmente trascinato fino alla demenziali prima rappresentazione del capolavoro shakespeariano.

Locandina "Giulietta e Romeo e la Nutrice" (110 download ) Scheda tecnica "Giulietta e Romeo e la Nutrice" (98 download )

 

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Una croce sul Carso

“Una croce sul Carso” è una pièce teatrale in due atti, che si offre come accorata testimonianza dell’epocale sconvolgimento umano, culturale, politico, sociale, economico e psicologico quale è stata la Grande Guerra per molti italiani. 
Il dover mettere in piedi il bozzetto drammatico di Bertoli (padre del Cap. Paolo morto nel corso della prima guerra mondiale) scritto per onorare la memoria del figlio, mi ha suggerito di proporre una riflessione dell’uomo Paolo (rappresentante di un’umanità contemporanea che si è smarrita nei meandri dei propri desideri) che anticipasse il testo.
E’ la vigilia del tragico giorno, vissuta come un presentimento che non lascia scampo.

”…l’unica guerra che si vince è quella mai fatta”.

La società mondiale, globalizzata anche nei difetti, sembra ignorare il pericolo di deriva nel quale si è ormai incamminata. Da tempo, tronfia e sicura si attarda, nel suo navigare senza approdi, alla conquista di nuove libertà, magari inventate. Non si interroga, continua a navigare ignara della fragilità e inconsistenza della sua forza, (o forse lo sa), ed accecata dalla sua presunzione non vede il piccolo iceberg che, ormai vicino, farà crollare i suoi miti, il suo delirio di onnipotenza e di aberrazione. Il nostro capitano se n’è accorto e ci suggerisce una riflessione. A distanza di cento anni le cose però non sono cambiate, l’uomo sembra escogitare sempre nuove ribellioni. Fino a quando? Non sa essere, e non vuole essere responsabile del proprio agire, poiché ha perso la sua umanità! E le guerre sono sempre alla porta.

Locandina "Una croce sul Carso" (92 download ) Scheda tecnica "Una croce sul carso" (109 download )

 

 

sinquefemeneunscheo

Sinque femene e un scheo

L’arte dell’ “arrangiarsi “ è stata sempre una dote del popolo italiano ed anche di Nane Zambon, uomo di mezza età a cavallo fra Veneto e Friuli nei lontani anni 50!
Nane è uno “sbrigafaccende” il quale, facendo la spola tra il suo paesino e Venezia, accentua il suo spirito di osservazione e la capacità di mercanteggiare e risolvere situazioni proprie ed altrui.
Altro personaggio chiave della commedia 
è Bepo, uomo tutto d’un pezzo e alieno da compromessi che ha avuto la sbadataggine di fidarsi di quel pasticcione di Nane, il quale, si era “dimenticato” di giocargli il terno commissionato dal Bepo “distraendo” i soldi in altra maniera. Altri colpi di scena intervengono nella trama mantenendo un ritmo serrato e brillante che vivacizzano le complicate situazioni fino all’epilogo inaspettato che accontenta tutti.

Locandina "Sinque femene e un scheo" (69 download ) Scheda tecnica "Sinque femene e un scheo" (70 download )